Antica Fonte Tartavalle (analisi 1922) | added 07-08-03 |
Acqua Minerale Naturale Antica Fonte TARTAVALLE Acqua Minerale Naturale Alcalina - Litinica - Ferruginosa - Arsenicale - Manganesifera - Antiurica - Anticatarrale - Lassativa. Acqua batteriologicamente pura. Specifica per le malattie del fegato e delle vie biliari. Indicata nelle malattie: del sangue: Anemia - Clorosi - Esaurimento; dell'Apparato digerente: Dispepsie in genere - Catarri cronici - Gastro intestinali - Insufficienza epatica - Catarri delle vie biliari; dell'Apparato digerente: Renella - Calcolosi renale e vescicale - Catarri pielovescicali; del ricambio: Gotta - Uricemia - Artritismo. Importanza terapeutica dell'Acqua di Tartavalle: In quest'acqua Alcalina - Litinica - Ferruginosa - Arsenicale - Manganesifera, si riscontrano tre gruppi fondamentali di componenti: 1. Il gruppo dei bicarbonati di calcio, magnesio, litio e stronzio, noti per la loro azione fortemente diuretica ed antiurica. 2. Il gruppo dei solfati di sodio, potassio, magnesio e calcio, che col cloruro di magnesio danno un valore lassativo. 3. Il gruppo marziale: ferro, arsenico, manganese, i ben noti ricostituenti. Quest'acqua riunisce azioni diuretica, lassativa, ematogena, che si fondono e si completano meravigliosamente nel senso di stimolare il ricambio eccitando l'assimilazione e forzando la dissimilazione. Le indicazioni terapeutiche sono molteplici: anzitutto le forme proprie del fegato e delle vie biliari per un'azione tipica e blanda di stimolo della cellula epatica; le forme catarrali dello stomaco e dell' intestino specie nei soggetti anemici e deperiti; le forme catarrali dell'apparato uropoietico; le turbe del ricambio, uricemia e artritismo. Si usa bevuta in tre o quattro dosi da 250-300 gr. per volta a corso di giornata e la sera prima di coricarsi, possibilmente a stomaco vuoto, per un periodo di un mese ripetibile due o tre volte nell' anno. Quando se ne voglia, poi ottenere un effetto blandamente lassativo, se ne prenda, la mattina a digiuno, una dose di 300 gr. intiepidita a bagnomaria. (...) Autorizzata la vendita con Decreto del Ministero dell'Interno in data 23 marzo 1928 (VI°) n. 120. Analisi chimica del 30 giugno 1922: Laboratorio Chimico Municipale di Milano. Analisi batteriologica del 18 dicembre 1922: Laboratorio Batteriologico Municipale di Milano. |
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