I libri sulle terme, seguendo l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e dello sfruttamento di questa particolare risorsa naturale, costituiscono soprattutto in età moderna i testimoni di una tradizione corposa e suggestiva, in grado di far convergere sul tema delle acque minerali l’attenzione di studiosi di varia provenienza, di istituzioni e di privati. Destinati ad illustrare le miracolose virtù terapeutiche e la composizione chimico-fisica delle varie acque minerali, i volumi che hanno ricordato, studiato, analizzato, celebrato le terme hanno assunto nel tempo la funzione di memoria scritta, di riferimenti scientifici certi e di veicoli pubblicitari decisivi per la promozione delle varie località termali sparse in un territorio senese particolarmente ricco sotto questo aspetto.
L’esposizione che aprirà i battenti a Chianciano sabato 11 settembre alle ore 11.00, dal titolo “Scritti sull’acqua. Libri, terme e acque minerali del territorio senese fra XVI e XIX secolo”, organizzata dalla Regione Toscana, dal Comune di Chianciano Terme, dalla Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena e dalle Terme di Chianciano Spa, ospitata nei locali del Museo della Collegiata (fino al 2 ottobre; orario: tutti i giorni 10.00- 12.00, 16.00-19.00; catalogo a cura di Katia Cestelli e Mario De Gregorio), vuole accompagnare il visitatore in un viaggio di oltre tre secoli fra le pagine e gli scrittori delle terme, dai medici agli eruditi, dai naturalisti ai viaggiatori e ai chimici, fino agli igienisti, fra chi insomma ha fatto la storia delle acque minerali e termali della provincia di Siena e a chi ha guardato via via con stupore, con erudizione, con interesse scientifico o con sguardo imprenditoriale alle acque minerali.
La mostra, realizzata facendo ricorso alle collezioni della Biblioteca Comunale di Siena e di due collezionisti privati (Marco Comporti e Paolo Tiezzi Maestri), prende avvio dalla metà del secolo XVI, quando la caduta della repubblica di Siena, la disgregazione dell’antico Stato e la crisi economica e demografica non impediscono che la ricchezza idrominerale del territorio venga riaffermata con forza in ambiti geografici e medici diversi. Negli anni ’80 del ‘500 viene pubblicata la prima opera specifica su un sito termale del territorio senese: quella sui bagni di San Casciano dello Schiavetti, seguita, agli inizi del secolo successivo, dalle opere del Tinelli, del Manni, del Ghezzi. Un complesso di trattati che, insieme all’opera del Bottarelli del 1688, pongono nel XVII secolo le terme cascianesi in posizione di assoluta preminenza fra quelle del territorio. Bisognerà attendere la fine degli anni ’30 di quel secolo per assistere alla comparsa, ad opera di Leandro Terucci, di specifiche trattazioni sui bagni di Rapolano e, quasi un decennio più tardi, sulla sorgente dell’Acqua Borra nei pressi di Siena. Sarà poi il 1674 a segnare la comparsa di una monografia specifica sulle acque di Chianciano.
Lo sviluppo della medicina nel secolo XVIII con l’affermazione del metodo sperimentale e soprattutto con la nuova chimica rende possibili le prime indagini sulla composizione delle acque minerali contribuendo ad una vera e propria svolta nel campo dell'idrologia. Si moltiplicano le analisi sulle acque minerali del Senese e l’attenzione di numerosi studiosi della natura, medici, scienziati e viaggiatori si sposta, anche con il favore mostrato dalla Reggenza lorenese e dal governo leopoldino, verso testi che guardano a siti termali del territorio senese in qualche modo «nuovi» come San Filippo e Montalceto o già ampiamente noti nel passato come Vignoni e Petriolo, pur non trascurando quelli che già avevano costituito materia per trattazioni precedenti, come nel caso di San Casciano, di Chianciano, dell’Acqua Borra, di Rapolano. Con l'ulteriore progredire delle scienze chimiche, fisiche e biologiche, l'acqua minerale nel corso dell’Ottocento assume la sua fisionomia moderna di farmaco complesso e irriproducibile artificialmente, da utilizzarsi come significativo supporto terapeutico. Le terme acquisiscono così nel corso del secolo XIX una rilevanza, oltre che medica, sociale ed economica. Gli stabilimenti termali vengono sviluppati e potenziati, mentre la stazione termale si trasforma da luogo di svago a qualcosa di più articolato e variegato, all’incrocio di interessi terapeutici e scientifici, ma anche turistici ed imprenditoriali. Si moltiplicano in questo contesto ampie ricognizioni di carattere generale sulla ricca realtà idrominerale del territorio senese, ma anche analisi accurate chimico-fisiche, tese a confermare la validità terapeutica di singole sorgenti, già conosciute o scoperte ex novo. Un quadro di movimento nel quale si assiste allo sviluppo di intere realtà locali come Chianciano o Rapolano. A metà del secolo una nuova frontiera imprenditoriale sarà aperta dalla commercializzazione delle acque, anche nel territorio senese, prima in fiaschi di paglia e poi in bottiglie di vetro. La mostra si chiude proprio con l’immagine, dell’anno 1900, di una bottiglia di acqua minerale, la nuova frontiera dell’uso. Inaugurazione sabato 11 settembre alle ore 11.00 a Chianciano presso la Sala De Vegni in Piazzolina dei Soldati.
Regione Toscana Comune di Chianciano Terme – Assessorato alla Cultura - Biblioteca Degli Intronati di Siena - Terme di Chianciano - Ina Assicurazioni
Scritti sull’acqua - Libri, Terme e acque minerali del territorio senese fra XVI e XIX secolo dalle Collezioni di Biblioteca Degli Intronati di Siena Marco Comporti e Paolo Tiezzi Mazzoni della Stella Maestri
Sabato, 11 settembre 2004 ore 11.00 Sala de Vegni Chianciano Terme (centro storico, piazzolina dei Soldati). Allestimento mostra Museo della Collegiata Chianciano Terme (centro storico, piazzolina dei Soldati) 11 settembre – 2 ottobre 2004 (tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19). Fonte: http://www.valdichiana.it/new.it.php?cod=251 |
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